Vi racconto una storia triste, tipicamente italiana. Su questo sito ho scritto, mi sembra in italiano corretto, che “I pareri e le consulenze, ai sensi del Codice Deontologico, sono a pagamento“. Mi scrive un signore, con un problema abbastanza complesso, e mi pone una serie di domande. Di getto, rispondo con delle indicazioni di massima, dato che la questione non è semplice. Dopo un po’ mi scrive con domande sempre più complesse ed articolate. Io gli rispondo molto cortesemente che, se avesse voluto una risposta seria e motivata, gli avrei mandato un preventivo, che naturalmente sarebbe stato libero di accettare o meno. Passano una decina di minuti e mi risponde, piccato, che lui “voleva soltanto che io rispondessi alle sue domande”. Scartate le prime risposte che mi venivano, ho replicato in questo modo: “Io per rispondere alle sue domande, ho studiato anni, ho preso una laurea e il titolo di avvocato, e studio e mi aggiorno ogni giorno.Non passo le mie giornate a studio per hobby, e se rispondo alle sue domande lo faccio utilizzando il mio tempo, e sottraendolo ad altre pratiche.Pretendere che un professionista risponda gratuitamente alle domande è maleducato, ed è un male solo italiano che va estirpato prima possibile”. Mi sembra di essere stato anche troppo gentile, che ne dite?

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