La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile la richiesta di referendum abrogativo della normativa relativa alla soppressione di circa mille uffici giudiziari minori.

Di seguito il comunicato della Consulta:
La Corte costituzionale, in data 15 gennaio 2014 ha dichiarato inammissibile la richiesta di referendum abrogativo riguardante: – l’art. 1, commi 2, 3, 4, 5, 5-bis della legge 14 settembre 2011, n. 148 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari); – l’intero decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155 (Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, a norma dell’art. 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148); – l’intero decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156 (Revisione delle circoscrizioni giudiziarie -Uffici dei giudici di pace , a norma dell’art. 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148). La sentenza sara’ depositata entro i termini previsti dalla legge”.

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