Due post interessanti sulla professione di Avvocato.

In questi giorni, ho letto due interessanti post, su un noto social network, scritti da due illustri Colleghi, l’avv. Fabio Pennisi di Roma e l’avv. Flora Ferino di Monza.

Nel primo (in ordine cronologico), scritto dall’avv. Pennisi, si chiarisce che nella nostra vituperata Professione, comportamenti chiari, che pretendono e meritano rispetto, portano ad essere apprezzati. Un post che indica un comportamento da prendere ad esempio per tutti gli Avvocati. Non c’è più spazio per ciarlatani e sconti tipo supermercato.

Il secondo, scritto dall’ottima collega Flora Ferino, chiarisce definitivamente che non vi è differenza tra il comportamento che gli assistiti (o clienti) debbono tenere con gli avvocati, rispetto a quello usuale verso altre categorie di professionisti. Anche qui vi è molto da imparare.

Il primo post (Avv. Fabio Pennisi)

Anche le riunioni con l’avvocato si pagano (come le visite dal medico).

Voglio condividere con voi quanto mi è successo, perché secondo me può risultare utile.

Sei mesi fa vengono dei clienti a studio, mi sottopongono quesito in materia di concorrenza sleale.

Un’ora di riunione. Si alzano e se ne vanno senza neanche chiedere quanto dovevano, dicendo che si sarebbero fatti sentire dopo qualche giorno.

Spariti.

Mi faccio girare le scatole e mando la fattura con l’onorario della riunione all’indirizzo Pec della società.

Pagano.

La sorpresa non è qua.

Settimana scorsa mi contattano con quesito sulla stessa questione.

Gli dico che possono venire a studio ma che la riunione verrà fatturata.

Fissano l’incontro.

Li vedo domani.

È giusto farsi pagare e anche i clienti lo apprezzano.

Facciamoci pagare tutti per invertire il noto malcostume “per il momento grazie avvoca‘ “.

Il secondo (Avv. Flora Ferino):

Ieri ho chiamato uno specialista. Un medico.

Ho prenotato una visita per mio figlio.

Al termine della telefonata, ho chiesto quando mi sarebbe costata la visita.

Il dottore mi ha riferito il prezzo.

Come è giusto che sia, non ho sindacato, nè chiesto sconti o dilazioni.

Alla visita porterò con me il denaro necessario e, terminata la visita, consegnerò il dovuto al dottore, ringraziandolo.

Come dovrebbe essere, ma non è, anche per noi avvocati.

Ed è colpa anche nostra.

Colpa di certi soggetti, che fan consulenze gratuite, che pubblicizzano “separazioni chiavi in mano” a 600 Euro, che svendono la professione, che ci fanno passare per una categoria di cialtroni, incapaci, senza alcuna credibilità, bottegai del diritto.

Vogliamo rispetto, come categoria, come singoli professionisti?

Pretendiamoli ed abbiamo noi per primi rispetto per noi stessi, per la professione che svolgiamo, per gli anni di studio che pesano sulle spalle, per l’esame di stato e per gli anni di pratica non retribuita.

Iniziamo da qui”.

Grazie a Fabio e a Flora…meditate, gente, meditate…

Un commento su “Due post interessanti sulla professione di Avvocato.

  1. E grazie a Luca per averlo segnalato a tutti noi!

    Molto interessante il comportamento del Collega Pennisi…a pochi sarebbe venuto in mente di inviare la fattura dopo la “sparizione” dei clienti.
    La vera sorpresa non è tanto, o non solo, che abbiano pagato, ma piuttosto che siano addirittura tornati!

    E’ pur vero che per Colleghi “che hanno la coperta corta” è difficile mostrare tanta determinazione. Ma come giustamente scrive la Collega Ferino “abbiamo noi per primi rispetto di noi stessi”.

    Sicuramente da prendere ad esempio…grazie per la condivisione!

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