Il CNF vuole bloccare l’entrata in vigore della mediazione….un altro segno di mentalità arretrata.

Il comunicato stampa: “Roma. Il ministro della giustizia Angelino Alfano ha ricevuto oggi in un incontro informale il presidente e alcuni consiglieri del Consiglio nazionale forense, i presidenti degli Ordini forensi maggiori e delle Unioni regionali, che aveva convocato in via d’urgenza in relazione alle preoccupazioni relative alla imminente entrata in vigore del decreto delegato sulla mediazione (dlgs n. 28/2010).
In particolare, i rappresentanti dell’avvocatura hanno manifestato il timore riguardo il prorompente l’impatto he il nuovo istituto potrebbe provocare nelle sedi maggiori. Il presidente del Cnf Guido Alpa ha illustrato le problematiche attuali ostative all’entrata in vigore del nuovo sistema, derivanti da situazione oggettive quali: la indisponibilità delle aule presso i tribunali, dove dovrebbero collocarsi gli organismi di conciliazione organizzati dagli Ordini forensi secondo le prescrizioni della legge; la carenza di personale e risorse; l’esiguo numero a tutt’oggi di conciliatori; la difficoltà già riscontrata dagli organismi di conciliazione a dotarsi di copertura assicurativa tanto che qualche grande ordini ha dovuto contattare i lloyds di Londra; la ristrettezza dei tempi per organizzare un servizio efficace e utile a tenere testa alla mole di procedimenti attesa.
“Ringraziamo il ministro per l’attenzione con cui ha ascoltato queste problematiche. Alfano ci ha detto che prenderà in esame queste cause oggettive e nei prossimi giorni ci farà conoscere le sue determinazioni”, ha riferito Alpa al termine dell’incontro aggiungendo che il ministro si è reso disponibile a confrontarsi anche sui progetti in fase di elaborazione sullo smaltimento dell’arretrato”.

Tutti conoscete la mia posizione sulla necessità che la mediazione entri in vigore subito.

Ma al di là di questo, e del fatto che in realtà le uniche obiezioni che veramente si potrebbero fare sono quelle sulla mancata previsione dell’assistenza tecnica (che deve essere riservata agli avvocati) e sulla eccessiva apertura della possibilità di mediatori (in pratica può farlo chiunque), ci piacerebbe sapere due cose: la prima è dov’era il CNF durante il lungo iter di approvazione della legge; la seconda è che ci chiediamo se il CNF sa che per apportare le modifiche richieste ci vuole un’altra legge, con il relativo iter, e non ci sembra che in questo momento il Parlamento abbia tempo e modo di farlo.

In ogni caso, opporsi alla mediazione, a mio modesto parere, significa non volere l’interesse del cliente.

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