Mediazione: un interessante articolo di Giuseppe De Palo

Sul sito di Adr Center è stato pubblicato oggi un interessante articolo del Prof. De Palo, presidente di Adr Center.

Di seguito il link:

Articolo De Palo 2 maggio 2011

Un commento su “Mediazione: un interessante articolo di Giuseppe De Palo

  1. Caro Luca, De Palo riesce a farci lezione di mediazione anche tramite gli articoli. E non per le cose che dice, ma per quelle che potrebbe dire e che trattiene nella penna.
    Così peraltro dovrebbe fare anche il mediatore quando ha la soluzione in tasca: la “sua” soluzione, infatti, per quanto sensata, non solo può determinare una coartazione della volontà, ma può essere addirittura cagione di interruzione delle trattative tra le parti.
    De Palo ci dice sostanzialmente: “Dialogate, perché se non lo fate non ci sarà probabilmente un vincitore ed un vinto”.
    Anche se la mediazione sparirà non è del tutto certo – aggiungo io – che l’OUA possa dirsi vincitore, perché comunque dovrà rendere conto agli Italiani di una scelta che ci porta fuori dalla comunità internazionale. Questo è quanto De Palo non dice, perché il mediatore non può dire ai medianti che la loro M.A.A.N. è negativa, ma caro OUA la tua M.A.A.N. è davvero debole e te lo dico da avvocato: La tua migliore alternativa non è fuori dall’accordo! Pensaci bene e guardati intorno. Guarda ad esempio alla Slovenia dove l’ADR processuale c’è dal 2001. E poi pensa alla base: gli avvocati che non vengono pagati oggi per le loro prestazioni, non saranno pagati domani perché avrai messo la mediazione fuori gioco. Né questo determinerà maggiore fiducia nella clientela, che bada ai suoi interessi e non alle pronunce della Corte Costituzionale. Se la mediazione muore non ci saranno comunque più fondi per la giustizia e non ci sarà maggiore efficienza degli uffici giudiziari. Tanto vale provare ad inserire la mediazione od altro strumento di risoluzione alternativa nel tessuto processuale, con tutte le correzioni del caso magari, ma tramite il dialogo; magari si può evitare che una categoria muoia, perché comunque gli avvocati moriranno poveri se non cambiano il loro approccio alla controversia. In California, che non è certo un paese del terzo mondo, gli avvocati che vogliono continuare a combattere in Tribunale non esistono già più, perché comunque in giudizio sotto ai 50.000 dollari non ci si va (e non mi sembra poco).

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