Consulenza legale e tributaria
Ma in un Paese in cui di notte la Commissione Bilancio del Senato, su input del Governo, approva un emendamento alla legge di stabilità che prevede degli aiuti per le sale in cui si gioca d’azzardo, potevamo veramente aspettarci che il Ministro della Giustizia facesse qualcosa per una battaglia di civiltà come quella della Mediazione?
Ovviamente, no. E infatti, nonostante le promesse, nulla è stato fatto. Ma la Mediazione è il futuro, e nessuno speri che chi crede in questa scienza si arrenda così facilmente.
Caro Luca,
Ti sei speso bene e sono contento di aver fatto la tua conoscenza (seppur via web)
Credo che oggi dovremmo organizzare qualcosa di concreto.
Di una cosa sono contento. Il confronto con certa avvocatura, quella di un certo livello, mi ha proferito solo positività sulla mediazione.
C’è chi dice che inseriranno l’ istituto piano piano come avvenuto con i condomini, chi dice che ci vorrà tempo ma l’istituto tornerà di certo perché che dir si voglia è un istituto da migliorare ma valido. L’avvocatura buona e saggia è con noi. I nostri detrattori sono coloro che vivono il diritto e la Giustizia secondo le proprie tasche. Ma ciò è un qualcosa di normale io credo, a nessuno piace che gli venga sottratto del lavoro.
Il problema è questo infatti: 230.000 avvocati che devono in qualche modo lavorare. E come se non iscrivendo cause? Ciò ha ingolfato la ns giustizia non la lentezza dei magistrati che, secondo i dati sono i più produttivi d’Europa. Il resto sono chiacchiere, il diritto di avere questo e quello tutte pagliacciate (sbugiardate dalla stessa consulta). Buona giornata amico mio, e non molliamo mi raccomando.
Matteo, ci stiamo organizzando, a brevissimo verrai coinvolto. Trasudiamo rabbia e sangue da tutte le parti, ma non dobbiamo darla vinta agli ignoranti e a chi, per interesse personale (leggi parcelle per cause inutili) non vuole gli interessi del cittadino. Ma risorgeremo.
E’ vero al momento siamo in una fase incerta e di stallo, però sicuramente ci sarà un punto di ripartenza, sebbene posticipato dalla crisi di governo e dall’imminenza delle prossime elezioni politiche. Il fatto che sia stato approvato un emendamento che dispone aiuti per le sale d’azzardo e nulla è stato fatto per la mediazione, non mi stupisce: ricordiamoci che siamo in Italia..
Comunque, le cose cambieranno: lo richiedono cittadini, imprese e quella parte di avvocatura saggia che ha capito l’utilità e i vantaggi della mediazione civile. La stessa riforma del condominio costituisce un chiaro impulso all’utilizzo di questo istituto.
Quindi penso che sia ragionevole augurarsi che nelle prossime settimane il dibattito tornerà intenso e nulla è stato perso, anzi.. la Consulta ha bocciato le istanze dei detrattori e ha invece dato degli input e linee guide su una nuova definizione normativa dell’istituto.
Ritengo sia soprattutto una questione di tempo, come spesso capita dalle nostre parti..
Parcelle per cause inutili…… quelle degli avvocati cattivoni. Gli avvocati mediatori rimetton parcelle parcelline e parcellone ma solo per cause utili e poi rimetton parcelle anche come mediatori ma solo per mediazioni utili….
Anche i giudici della Corte Costituzionale son d’accordo con gli avvocati cattivoni. Per questo hanno deciso così per far rimettere loro le parcellooone….
Andrea, questo è un sito che si occupa anche e soprattutto di mediazione, per sottolinearne gli aspetti positivi che, senza dubbio, ha.
E’ già molte volte che Lei viene qui a scrivere commenti risibili e volutamente provocatori – oltre tutto a volte anche sgrammaticati – sulle ultime notizie pubblicate, e penso che questo oltre a me, lo abbiano capito molti altri lettori.
In gergo di internet, quelli come Lei si definiscono “troll”, vale a dire persone che cercano di interagire con gli altri utenti tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l’obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi.
Probabilmente Lei si sente in qualche modo minacciato da questo nuovo istituto che presto si diffonderà anche in Italia e allora è portato a venire qui a sfogarsi con i suoi inutili commenti, che spesso fanno anche sorridere; o forse semplicemente, non ha altro di meglio da fare.
Se però vuole scrivere le sue opere letterarie, sta scrivendo sul sito sbagliato.
Si ravveda.
la mediazione tuttora è in vigore, facoltativa ma pur sempre in vigore, il problema è che i cittadini che devono intentare cause non hanno intenzione di accollarsi gli oneri della mediazione, oneri tutt’altro che irrilevanti, soprattutto se, in caso di mancato accordo o di mancata comparizione dell’altra parte, si è costretti ad affrontare ulteriori spese di lite,è un ragionamento semplice ma si continua a non volere capire o a fare finta di non capire.
Anzitutto, i cittadini non “devono intentare”, ma possono intentare una causa..
L’introduzione di una vera e propria cultura della mediazione in Italia (in un primo periodo solo con l’obbligatorietà ciò sarebbe possibile) porterebbe i cittadini a trovare più spesso una soluzione conciliativa invece che recarsi in Tribunale e uscirne dopo molto tempo..
Quanto all’aspetto delle spese, non si può non sottolinare come gli oneri della mediazione siano ben poca cosa se confrontati con il vero e proprio esborso di una causa portata avanti in Tribunale per anni (come succede nella quasi totalità delle cause civili in Italia).
Quindi come sempre la prospettiva va colta nel suo insieme, e non per singole cifre di spesa..
le statistiche del ministero della giustizia ci dicono che solo una minima percentuale delle mediazioni si conclude con un accordo tra le parti, si tratta pertanto di una procedura fallimentare, onerosa ed escogitata a tavolino per creare un mercato della gistizia privata e a pagameto affidata a soggetti della cui professionalità e competenza vi è molto da dubitare, per non parlare dei possibili ocnflitti di interesse, per risolvere il problema della durate delle cause è sufficiente la digitalizzazione totale degli uffici, la semplificazione dei riti e l’aumento del personale delle cancellerie, sono cose già note ai più.
Saranno note, ma sono anche false, voci messe in giro da chi e’ contrario alla mediazione altrimenti non puo’ spennare i clienti con cause che durano decenni e nel 99% dei casi non portano alcun risultato.
qualunque avvocato degno di questo nome sa bene che l’onorario è una variabile indipendente dalla durata della causa, in altri termini se la causa dura un anno o dieci anni l’onorario non varia, i dati richiamati sono quelli ufficiali, mi sembra che si faccia disinformazione degna della peggior guerra fredda, ma comprendo anche che gli interessi economici sono enormi, per finire mi rammaricano le considerazioni denigratorie nei confronti della categoria.
La Sua, Signor Giovanni, è disinformazione degna della peggior guerra fredda, perchè proprio chi è avvocato o comunque opera professionalmente nell’ambito giuridico sa bene che l’onorario è una variabile che dipende ANCHE dalla durata della causa e da mille altri fattori, e ovviamente negarlo significa fare disinformazione disinteressata..
Distinguendo gli avvocati preparati e capaci dal resto della categoria (giustificabilmente) denigrata, le considerazioni appunto denigratorie, in un contesto come quello attuale, sono a questo punto assolutamente comprensibili.
I cosiddetti detrattori dell’istituto si trovano ormai di fronte ad una nuova era della giustizia in Italia, giustizia che – come anticipato anche in sede politica – va rivoluzionata, e siamo solo all’inizio..
Rispondo a Giovanni dicendo che le statistiche presso il Ministero indicano invero un progressivo aumento sia delle mediazioni con adesione, sia degli accordi effettivamente raggiunti.
Quindi è vero che non bisogna fare disinformazione, sostenendo che la mediazione non funziona, anzi.. stava iniziando a funzionare più che bene, ma sono fiducioso sulla introduzione di una nuova disciplina che dia nuovo impulso all’istituto.
Quanto ai cd. avvocati detrattori, se dalla mediazione temono perdita di volume d’affari e d’incasso per mancate parcelle, faranno bene a cambiare mestiere..
le vostre sono solo petizioni di principio nello strenuo tentativo di difendere un istituto fallimentare, i rimedi per la giustizia esistono e li ho elencati, non abbiamo bisogni di ulteriori oneri a carico dei cittadini, si rassegni perchè la mediazione è morta
Cosa va sostenendo? di quali petizioni di principio va parlando?
io sto riportando dati di fatto, non principi.. istituto fallimentare? se vuole vaneggiare questo non è il luogo adatto..
Si rassegni Lei, che con questo tono non fa altro che dimostrare quanto teme in realtà questo istituto che, non è affatto morto
Anzi sarà reintegrato con nuova normativa, in quanto lo richiedono imprese, ordini professionali e la stessa politica economica, in quanto i dati dimostrano le potenzialità di successo e di risparmio di questo strumento.
Come ho scritto sopra, gli avvocati detrattori (invero la percentuale si assottiglierà) tutti presi dal difendere il proprio orticello.. si dovranno arrendere ed adeguarsi, la Giustizia verrà riformata anzi rivoluzionata con strumenti nuovi, son finiti i tempi degli incassi facili e dei cittadini spennati..
E’ morta? Siamo proprio sicuri? Stiamo a vedere….e comunque se fosse morta, sarebbe un grave danno per la cittadinanza.
siete voi mediatori che spennate i cittadini, caro Bartolomeo questo è una repubblica delle banane, se mai verrà reintrodotta la obbligatorietà la corte costituzionale troverà altri validi motivi per bocciarla. buon anno
Rispondo a Giovanni in quanto, come è stato scritto sopra, questo sito si occupa di mediazione e non è luogo in cui vaneggiare quando non si ha nulla da fare..
Anzitutto, come i dati statistici e le tabelle ministeriali dimostrano, la Mediazione non spenna i cittadini, se mai sono taluni avvocati esperti nell’allungare le cause e relative parcelle.. non c’è nulla da spiegare su questo, lo sappiamo bene tutti, mediatori e non..
Se questo paese è una repubblica delle banane è anche grazie a quella parte della categoria professionale come la Sua che contribuisce a renderla tale..
Non auguri buon anno al termine del suo intervento, è cosa chiaramente ipocrita e non vorrei che pure la classificasse..
E’ comunque buon anno sarà perchè questo paese è atteso da riforme epocali, una di queste proprio quella in tema di mediazione: c’è poco da aggiungere, gli avvocati detrattori è ora che si diano all’ippica.. imprese, professionisti e soprattutto cittadini hanno – come si suol dire – mangiato la foglia..
rispondo a Vincenzo, non so a quale categoria professionale Lei appartenga, ma i toni che vengono usati mi convincono sempre più della bontà delle mie tesi, in regime di facoltatività nessuna persona dotata di buon senso si recherrebbe presso un organismo di conciliazione, i motivi sono ovvi: alti costi, impossibilità di mediare in mancanza dell’altra parte, scarsa professionalità dei mediatori, tuttavia comprendo i vostri toni rancorosi dal momento che vi è stata soffiata la succulenta polpetta dal piatto.
Cordiali Saluti
I toni non si sono affatto alzati – come invece sostiene Lei – piuttosto sono le sue tesi ad essere poco credibili: Lei viene in un sito che si occupa professionalmente di mediazione – per sottolinearne gli indubbi aspetti positivi – e pretende che nessuno critichi il suo evidente “boicottaggio” interessato dell’istituto.
Le ripeto, ritenendo poi chiusa definitivamente la discussione, la Giustizia italiana è solamente all’inizio di un percorso di riforma, in cui la Mediazione rappresenta inevitabilmente uno dei tasselli fondamentali, che lo vogliano o meno i cd. detrattori.
Affermare che ci siano alti costi e che l’intera categoria dei mediatori è scarsamente professionale dimostra due cose:
– che Lei non ha capito o fa finta di non capire qual è il contesto effettivo (costi invero non alti come invece spesso sono le parcelle di una causa in Tribunale, mediatori spesso preparati e professionali);
– inoltre sostenere che l’intera categoria professionale è scarsamente preparata è un’offesa a quanti hanno finora esercitato con competenza questa professione;
Quindi farebbe bene a scusarsi con i lettori, visto che siamo su un sito web pubblico.
Ciò che ho scritto sopra non vale tanto come risposta a Lei, ma come perseguimento del dovere di cronaca e di riportare le cose come esse sono effettivamente, senza costruzioni artificiose o di convenienza.
Buona Giornata