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Sprint finale per la conversione del decreto Milleproroghe, che deve essere necessariamente convertito in legge entro il 27 febbraio. A seguito dei rilievi del Presidente Napolitano, è stato presentato un maxi emendamento che cancella alcune voci, come quelle relative alle graduatorie degli insegnanti, alla riorganizzazione del presonale Consob, all’aumento dei consiglieri comunali nelle città con più di un milione di abitanti (Roma e Milano), che quindi non potranno portarne il numero da 48 a 60. Modificata anche la norma sull’anatocismo degli interessi bancari, che secondo il testo licenziato dal Senato cancella la possibilità per i correntisti di chiedere rimborsi alle banche se non entro dieci anni dalla contabilizzazione e non dalla chiusura del conto, come invece da giurisprudenza consolidata. Il Governo ha precisato che la norma non comporta la restituzione di importi già versati alla data di entrata in vigore della legge di conversione del Milleproroghe.
Nulla cambia, salvo colpi di scena, per la Mediazione che dovrebbe entrare in vigore, come previsto, il 21 marzo salvo per condominio ed Rc auto.
Tra oggi e domani il decreto verrà votato alla Camera per essere poi riportato velocemente in Senato per il voto finale sulle modifiche.
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