Consulenza legale e tributaria
E’ stata presentata, al Ministro della Giustizia, una lettera in cui, visto il comunicato stampa della Consulta, si fa il quadro della situazione e si chiede di intervenire con un provvedimento legislativo.
Di seguito il link per visualizzare la lettera ma soprattutto per sottoscriverla:
Lettera aperta al Ministro Severino
Questo è il testo integrale:
Illustre Professoressa Severino,
il comunicato stampa della Corte Costituzionale che annuncia l’eccesso di delega del D.lgs 28/2010, in relazione al tentativo obbligatorio di conciliazione in alcune materie del contenzioso civile, ha generato sui fronti opposti allarmismo (“la fine della mediazione”) ed entusiasmo (“la fine della privatizzazione della giustizia”) ingiustificati, che ostacolano gli sforzi di tutte le persone – Lei in testa – impegnate a risolvere i gravi e risalenti problemi della giustizia nel nostro Paese, e non aiutano a trovare una soluzione.
Sino alla lettura delle motivazioni della sentenza, nessuno può dire con certezza se la Consulta sia entrata nel merito delle questioni sollevate ovvero, ritenendo l’eccesso di delega “assorbente”, le abbia lasciate irrisolte. Se però, come pare dal testo del comunicato, la Corte Costituzionale ha riscontrato unicamente un vizio di forma, senza censurare gli aspetti sostanziali della normativa, si pone l’esigenza di un pronto intervento correttivo di quel difetto formale. Diversamente, si rischia di disperdere prematuramente quel patrimonio di conoscenze, di esperienze, di strutture sul territorio e soprattutto di risultati concreti che il “movimento ADR” rappresenta oggi in Italia. Con l’ulteriore e paradossale conseguenza, visto anche l’incerto quadro giuridico attuale, che la vicenda della mediazione finisca addirittura per complicare, invece che contribuire a risolvere, i problemi della nostra giustizia civile.
All’attenzione Sua e dell’opinione pubblica vorremmo allora offrire le seguenti considerazioni:
In aggiunta a quanto sopra, come Lei stessa notava all’indomani del comunicato della Consulta, le riforme richiedono tempo per produrre risultati, ma la “riforma” della mediazione, come la definisce la Legge delega, nr. 69/2009, ha già portato esiti positivi, che meritano d’essere chiariti, resi noti, preservati e ulteriormente migliorati. In particolare:
La politica ha il dovere di esigere dai cittadini comportamenti socialmente utili (indossare la cintura di sicurezza in macchina e il casco in moto, avere un’assicurazione RC auto, fare la raccolta differenziata dei rifiuti, e così di seguito) che, per quanto anche individualmente vantaggiosi, non vengono tenuti spontaneamente, né risultano ottenibili con incentivi più blandi. Nel caso della risoluzione delle controversie civili, è inoltre assai significativo che anche chi ha da sempre apprezzato la mediazione come metodo di componimento delle liti fondato interamente sulla volontarietà, di recente, riconosca che il meccanismo del tentativo obbligatorio, in taluni ambiti, sia indispensabile per avviare un ambizioso percorso di crescita culturale di tutti gli operatori della giustizia.
Per questi motivi, promotori e aderenti a questa iniziativa Le chiedono di valutare l’opportunità di un intervento legislativo che reintroduca tempestivamente il meccanismo della condizione di procedibilità, valorizzando il ruolo dell’avvocato e su base sperimentale, al fine di valutare approfonditamente sul campo, con la serenità e il tempo necessari, l’effettivo potenziale della mediazione delle liti civili e commerciali in Italia.
Con i migliori saluti e auguri di buon lavoro,
i promotori,
ADR Center (1)*
Concilia (8)
Resolutia (12)
ILA (21)
*(il numero tra parentesi accanto al nome dell’organismo indica quello di registrazione presso il Registro ministeriale degli organismi deputati a gestire tentativi di conciliazione in base al DM 180/2010 e successive modifiche. L’elenco completo degli aderenti a questa iniziativa è disponibile su http://www.mondoadr.it/cms/lettera-aperta-ministro-severino).
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