E’ necessario rafforzare la mediazione

Mentre alcuni professori universitari, rimasti ancorati alla logica del “causa che pende, causa che rende” lanciano affermazioni – quanto meno – errate sulla mediazione, in realtà si procede con tanti accordi ogni giorno. Soprattutto, con la gioia e la consapevolezza di aver reso felici le parti, invece di iniziare giudizi che finiscono con “è colpa del giudice che non ha letto le carte”. Ora è indispensabile opporsi con tutte le forze al DDL Bonafede, modificato ma non abbastanza dall’emendamento del Governo, in cui è prevista la sottrazione della materia relativa allo scioglimento delle comunioni, ereditarie e non, che in mediazione funziona perfettamente. L’articolo del DDL, che rischia di essere approvato, prevede invece l’obbligatorietà di un costosissimo e inutile procedimento tecnico, che non prenderebbe minimamente in considerazione il reale interesse delle parti, da svolgersi dinanzi ai Notai. Un obbrobrio da evitare assolutamente.

Per approfondimenti sui dati e le statistiche, consigliamo lo “Studio sull’effetto deflattivo delle iscrizioni a ruolo nei Tribunali italiani del primo incontro di mediazione come condizione di procedibilità”, consultabile qui:

Studio sull’effetto deflattivo delle iscrizioni a ruolo nei Tribunali italiani del primo incontro di mediazione come condizione di procedibilità

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