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DA MONDOADR (WWW.MONDOADR.IT)
Nel suo discorso in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario anche il Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura , Michele Vietti, richiama all’importanza della mediazione, ricordando: <<Nell’ottica di assicurare efficaci strumenti alternativi di risoluzione delle controversie, capaci di deflazionare l’insostenibile domanda di giustizia ordinaria, l’obbligatorietà della mediazione e’ un principio da non abbandonare, pur nel rispetto della pronuncia della Corte costituzionale. Il ricorso alla giustizia togata non può essere l’unica via di risoluzione del contenzioso: in paesi altrettanto civili l’attività di conciliazione stragiudiziale assorbe gran parte del ceto forense, con risultati appaganti sia per lo Stato, sia per i professionisti, sia per i loro clienti. L’introduzione del filtro nell’appello civile, con qualche margine di miglioramento, corrisponde all’idea secondo cui non possiamo più permetterci tre gradi di giudizio per ogni controversia, a prescindere dalla sua natura e dal suo valore.>>
Alla luce delle dichiarazioni rilasciate all’apertura dell’anno giudiziario, mi pare che due dei massimi esponenti della magistratura italiana siano ampiamente favorevoli alla diffusione dell’istituto della mediazione e all’obbligatorietà di esso.
Ciò costituisce chiaramente un forte impulso verso il Parlamento e il Governo affinchè l’istituto venga ridisciplinato in modo efficace e completo.
Per i detrattori dell’istituto i margini entro cui ostinatamente e deplorevolmente contrastare l’istituto, stanno inesorabilmente assottigliandosi.