Vince una causa contro la Apple, risarcimento a uno studente vicentino (dal sito del Corriere della Sera)

La garanzia di due anni per ogni difetto di conformità del bene è prevista dal nostro codice del consumo, ma la fonte originaria della norma risiede in una direttiva comunitaria del 1999,  che ha poi avuto attuazione dapprima modificando il codice civile, poi per il tramite del codice del consumo. Ciò significa che la limitazione imposta Apple non è in contrasto solo con la legge italiana, ma con l’intera normativa a protezione del consumatore applicabile all’interno del territorio dell’UE. Va precisato che la garanzia legale di due anni è imposta al venditore e non al produttore. Nei casi però degli Apple store la distinzione perde rilievo ed il venditore non puòinvocare la limitazione temporale prevista (in modo illegittimo) dal contratto. Da qui la condanna. Speriamo che Apple si adegui.

Articolo da www.corriere.it

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